Il numero di dicembre 1869 del periodico Folio informava che una versione americana del dispositivo era stata presentata a Cincinnati da un certo Curtis. Costui aveva annunciato un «grandioso strumento vocale e strumentale» con nientemeno che quarantotto gatti chiusi nel suo Cat Harmonicon. Primo pezzo in programma era stato Auld Lang Syne. Purtroppo, proseguiva la cronaca, i gatti erano sovraeccitati e «si erano mostrati incuranti di tempo, intonazione, ritmo o alcunché d'altro, gemendo, miagolando, stridendo, sputando e soffiando, impazziti dal dolore e dalla paura» soffocando così il suono dell'organo in un mare di versi.
A Cincinnati dev'esserci qualche sostanza psicotropa nell'acqua. Sempre lì, a quanto pare, nel 1839 fu presentato il Porco-Forte, che usava maiali al posto di gatti.
[Tratto da Storia Naturale del Pianoforte, Stuart Isacoff, EDT, 2012]
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